Tumore alla mammella metastatico HR+: linee guida ASCO sulla terapia endocrina
L'American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) ha pubblicato le nuove lineeguida sulla terapia endocrina nelle donne con carcinoma mammario metastatico positivo ai recettori ormonali ( HR+ ).
Le raccomandazioni sottolineano che la terapia ormonale dovrebbe essere offerta alle pazienti i cui tumori esprimono qualsiasi livello di recettori di estrogeni e/o progesterone, e che la terapia endocrina dovrebbe essere raccomandata come trattamento iniziale per tutte le pazienti con carcinoma mammario metastatico positivo ai recettori ormonali, con trattamento continuativo fino a prova inequivocabile della progressione della malattia, fatta eccezione per quelle pazienti che hanno malattie immediatamente pericolose per la vita o che sviluppano una rapida recidiva della malattia viscerale durante la terapia endocrina adiuvante.
L'uso combinato della terapia endocrina e della chemioterapia non è raccomandato.
Le linee guida prevedono inoltre che la terapia di prima linea per le donne in post-menopausa includa inibitori dell'aromatasi, e che, alle pazienti con tumore mammario metastatico senza precedente esposizione alla terapia adiuvante endocrina, può essere offerta la terapia ormonale di combinazione con un inibitore dell’aromatasi non-steroideo e Fulvestrant 500 mg con dose di carico.
Alle donne in pre-menopausa con carcinoma alla mammella HR-positivo dovrebbero essere offerte soppressione ovarica oppure ablazione e terapia ormonale, perché le terapie ormonali sono state studiate solo tra le donne in post-menopausa.
Per la terapia di seconda linea, le linee guida raccomandano la terapia ormonale sequenziale per le pazienti con malattia endocrino-responsiva, fatta eccezione per le donne per le quali vi è una rapida progressione con disfunzione d'organo.
Fulvestrant, quando somministrato, dovrebbe essere dato a una dose di 500 mg e con un programma di carico all'avvio del trattamento, nei giorni 15 e 28, e poi una volta al mese.
Le linee guida citano anche combinazioni di terapia mirate a specifiche circostanze:
• Inibitore dell’aromatasi non-steroideo e Palbociclib per le donne in post-menopausa con tumore mammario HR-positivo, naive al trattamento ( mai trattate ), a causa di un vantaggio in termini di sopravvivenza libera da progressione, ma non di sopravvivenza globale, rispetto a Letrozolo da solo.
• Exemestano ed Everolimus per le donne in postmenopausa con cancro mammario HR-positivo che hanno avuto progressione durante il precedente trattamento con inibitore dell’aromatasi non-steroideo con o senza una linea di precedente chemioterapia, prima o dopo il trattamento con Fulvestrant.
Questa combinazione ha mostrato un vantaggio nella sopravvivenza libera da progressione, ma non di sopravvivenza globale, rispetto al solo Exemestano.
• Fulvestrant e Palbociclib per le pazienti che hanno avuto progressione durante un precedente trattamento con un inibitore della aromatasi con o senza una linea di chemioterapia precedente ( sopravvivenza libera da progressione migliorata, rispetto al solo Fulvestrant ).
Il trattamento deve essere limitato alle donne senza precedente esposizione a inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti 4/6 ( CDK-4/6 ).
• La terapia mirata al recettore del fattore di crescita epidermico umano ( HER2 ) deve essere aggiunta a una prima linea a base di inibitore della aromatasi nelle pazienti con malattia metastatica positiva a HR e a HER2 per le quali la chemioterapia non viene immediatamente indicata.
Il profilo genomico o di espressione non devono essere utilizzati in questo momento per selezionare il trattamento per carcinoma mammario HR-positivo.
Le linee guida sottolineano anche che è obbligatorio per tutte le pazienti determinare lo stato ER e HER2 nei tumori.
Spesso si raccomanda una biopsia per determinare o confermare se una lesione sospetta rappresenti un tumore mammario metastatico; in questo caso, devono essere ottenuti i marcatori. ( Xagena2016 )
Fonte: ASCO, 2016
Gyne2016 Onco2016 Farma2016
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